Adotta una famiglia, aiuta una persona senza casa

Adotta una famiglia, aiuta una persona senza casa

La Centrale Operativa Sociale, il gruppo Gesco e il ristorante Il Poggio dallo scorso 24 marzo 2020 si sono attivati per aiutare le famiglie in difficoltà e le persone senza dimora con un pasto caldo o un pacco di derrate alimentari. L’iniziativa è resa possibile grazie alla campagna di solidarietà “Adotta una famiglia, aiuta una persona senza casa” che si rivolge a tutte le aziende alimentari affinché donino materie prime per preparare pasti o pacchi per le persone in difficoltà, e ha attivato anche una raccolta fondi per questo scopo, di cui tutti gli aggiornamenti si trovano sulle pagine social di Gesco.Rinnoviamo il nostro invito a sostenere la campagna attraverso una donazione che servirà all’acquisto di derrate alimentari tramite un versamento sul seguente conto corrente dedicato:
IT 13 Q 05018 03400 000011277654
Intestato a:
Gesco Consorzio di Cooperative Sociali
e inserire nella causale:
CAMPAGNA ADOTTA UNA FAMIGLIA, AIUTA UNA PERSONA SENZA CASA

Da quando è partita la campagna, sono stati consegnati oltre 1300 pacchi ad altrettante famiglie e 900 pasti caldi, oltre che cucinati 850 pasti per persone senza dimora.

I quartieri dove viene consegnato il maggior numero di pacchi e di pasti caldi sono quelli delle municipalità San Lorenzo-Vicaria-Poggioreale, seguiti da Scampia-Secondigliano, Ponticelli-San Giovanni e Mercato Pendino. Qualcuno è stato consegnato anche ad Avvocata-Montecalvario e persino a Posillipo, mentre pochissime le richieste pervenute da Vomero-Arenella e Chiaia-San Ferdinando.

A riceverli soprattutto famiglie di persone anziane o con disabilità, coppie sole impossibilitate a muoversi per motivi di salute, persone in quarantena.

A parte le coppie di anziani, le famiglie sono sempre composte da quattro o più persone ma ci sono anche casi di persone singole tornate da fuori, come ragazzi in Erasmus all’estero, e messe in quarantena. Là dove non arriva il pacco, si provvede con il pasto caldo, che è costituito sempre da un primo o da un secondo più pane o qualche materia prima per cucinare che la famiglia avrebbe trovato nel pacco. A consegnarlo sono gli operatori di Gesco e della Cos, supportati da alcuni volontari e dai giocatori della squadra interetnica AfroNapoli United. Anche gli operatori della COS si adoperano come volontari quando non sono di turno al centralino, e si autotassano per le necessità non coperte dal pacco alimentare, come è accaduto per alcune richieste di pannolini, o di salviette speciali per pulire una persona con disabilità, e pasti speciali vengono preparati all’occorrenza per persone malate che non sono in grado di mangiare tutto.

Accanto a questa iniziativa, è partita quella del “panaro della salute” il pacco alimentare che viene consegnato a cento famiglie di utenti – dieci per ogni distretto sanitario, corrispondente alle municipalità – dei centri diurni della salute mentale, chiusi per decreto regionale a causa del rischio di contagio di Covid-19. Si tratta di un’iniziativa del gruppo Gesco organizzata con l’Unità di crisi della salute mentale della Asl Napoli 1 Centro.