Il pianeta è composto in gran parte d’acqua. Proprio come noi umani. È sacrosanta la mobilitazione per la sua difesa come bene comune, di chi ce l’ha e perché ne godano coloro che ne sono privati non solo su terre a noi lontane, ma anche sulle nostre sempre più desolate.
Per dar conto di questa sua universalità , abbiamo scelto dodici immagini e dodici frammenti letterari tra i più diversi.
Alcuni di scrittori che probabilmente non immaginavano nemmeno l’attuale aridità , come Pavese, Calvino, Levi e Garcfa Marquez, ma dell’acqua cantano la potenza e l’energia.
Altri più da saggio, come quelli di Vandana Shiva, Sciascia e Cacucci.
Altri ancora poetici come quelli di Galeano e De Luca o emotivi come quelli di Kapuscinski e Ramondino.
Ed infine uno, semplice ed efficace, di Giobbe Covatta, che vogliamo ricordare come persona capace di coniugare il dire e il fare, senza dimenticare la passione, la semplicità e il sorriso.
L’ambiente, il territorio, le risorse naturali non sono merci, non sono privatizzabili perché possono essere distrutte da un uso irresponsabile o dalla loro mancata rigenerazione.
Con Agendo 2011 si vuole dare un contributo alla battaglia referendaria per l’acqua pubblica e si sosterrà col 20% la campagna sui beni comuni di Campolibero.