“Le razze umane esistono. È tempo che gli Italiani si proclamino francamente razzisti”. E non lo diciamo noi oggi: lo diceva il manifesto redatto da dieci scienziati italiani e pubblicato nel luglio del 1938, preludio alle leggi razziali del regime fascista.
Un insieme di provvedimenti rivolti prevalentemente – ma non solo – alle persone di religione ebraica.
Settantun’anni dopo, cambiano gli attori ma la scena è la stessa.
Il Paese torna a confondere la sicurezza con la paura. È per questo che dedichiamo l’edizione 2010 di agendo a tutti i clandestini d’Italia, e alle persone che, con le loro storie e la loro vita, tutti i giorni costruiscono la nostra storia.
Come dovrebbe essere in un Paese che ha fondato l’Europa unita, un’Europa ben diversa da quella del proclama fascista: “I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli Italiani non devono essere alterati in nessun modo. L’unione è ammissibile solo nell’ambito delle razze europee”.